FOCUS: euro perde quota, ottimismo su accordo con Usa lascia spaziona timori
28/07/2025 18:59
FOCUS: euro perde quota, ottimismo su accordo con Usa lascia spaziona timori
MILANO (MF-NW)--L'euro si è deprezzato in maniera netta rispetto al dollaro, registrando la flessione più marcata da oltre due mesi, mentre l'ottimismo iniziale per l'accordo commerciale tra Unione Europea e Stati Uniti ha lasciato spazio alle preoccupazioni sull'impatto economico di dazi ancora elevati.
La moneta unica ha perso oltre l'1%, la flessione più ampia dal 12 maggio, classificandosi come la peggiore tra le principali valute globali. Il dollaro, invece, ha guadagnato per il terzo giorno consecutivo, rafforzandosi contro tutte le valute del G10. Il risultato: il cambio euro/usd si è appena riaffacciato sotto quota 1,16.
La prospettiva di un'intesa con Washington aveva spinto l'euro ai massimi da quasi tre anni la scorsa settimana. Ora però, l'attenzione si concentra sui rischi per l'economia europea, con dazi destinati a salire ai livelli più alti mai registrati nel Vecchio Continente.
"L'Europa ha evitato il peggio, ma si è legata a un accordo sbilanciato e rischioso, senza una via d'uscita chiara", afferma Nigel Green, Ceo di deVere Group. "Gli Stati Uniti hanno ottenuto tutto il possibile".
L'intesa lascia le esportazioni europee soggette a dazi ben più alti rispetto a quelli imposti dall'Ue sulle importazioni americane. Secondo la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, l'obiettivo è riequilibrare l'avanzo commerciale con gli Stati Uniti. Per il dollaro, è un fattore positivo: riduce i rischi inflazionistici e facilita nuove mosse di stimolo monetario.
"Secondo i nostri modelli, riteniamo che questo livello di dazi indebolirà la crescita dell'Eurozona di quasi un punto percentuale rispetto allo scenario controfattuale, portando probabilmente la crescita quasi a un punto morto nei prossimi due trimestri", ha affermato Nicola Mai, economista e analista del Credito Sovrano di Pimco. Tuttavia, "l'impatto dell'incertezza della politica commerciale sul comportamento delle imprese è difficile da stimare e continueremo a monitorare attentamente i dati per valutare l'entità del rallentamento imminente e la probabile risposta politica".
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WALL STREET: commento di metà seduta
28/07/2025 18:58
WALL STREET: commento di metà seduta
MILANO (MF-NW)--Wall Street tratta poco mossa all'inizio di una settimana particolarmente intensa, che vedrà le trimestrali di diverse grandi aziende tecnologiche, una riunione chiave della Federal Reserve, la scadenza del 1° agosto per i dazi con i principali partner commerciali degli Usa e dati importanti sull'inflazione e sull'occupazione. Il Dow Jones scende ora frazionalmente dello 0,02%, mentre l'S&P 500 avanza dello 0,05% e il Nasdaq Composite dello 0,28%.
Il presidente americano, Donald Trump, ha annunciato ieri che gli Stati Uniti hanno raggiunto un accordo con l'Unione Europea per ridurre le tariffe al 15%. L'inquilino della Casa Bianca ha poi annunciato che intende applicare una tariffa generalizzata compresa tra il 15% e il 20% su tutte le importazioni provenienti da Paesi che non hanno siglato un accordo commerciale bilaterale con Washington. "Direi che sarà in un intervallo tra il 15 e il 20%, probabilmente uno di questi due numeri... voglio essere gentile", ha dichiarato Trump durante un evento in Scozia accanto al premier britannico Keir Starmer. Il nuovo livello tariffario rappresenta un netto incremento rispetto all'aliquota base del 10% annunciata lo scorso aprile. "Stiamo per definire una tariffa per il resto del mondo. È quello che pagheranno se vorranno fare affari negli Stati Uniti, perché non si possono negoziare 200 accordi", ha aggiunto Trump, ricordando che molti Paesi non hanno ancora siglato intese commerciali con Washington, a pochi giorni dalla scadenza fissata per l'1 agosto.
Mark Haefele, Chief Investment Officer di Ubs Global Wealth Management, sottolinea che Stati Uniti e Unione Europea hanno raggiunto un accordo per limitare al 15% i dazi sulla maggior parte delle esportazioni europee verso gli Usa, scongiurando così l'aumento al 30% precedentemente minacciato. Si mantiene dunque l'ipotesi di base secondo cui l'S&P 500 possa continuare a crescere nei prossimi 12 mesi. "Dopo il forte rally registrato dai mercati, gli investitori dovrebbero tuttavia prepararsi a una fase di rinnovata volatilità nel breve periodo. Eventuali flessioni potrebbero offrire opportunità interessanti per rafforzare l'esposizione azionaria con un'ottica di lungo termine", conclude l'esperto.
Sul fronte della politica monetaria, il faro è poi puntato sulla riunione della Federal Reserve di questa settimana. "Le riunioni della Fed che non includono una serie aggiornata di dots e una sintesi delle proiezioni economiche possono spesso rivelarsi piuttosto noiose. Inoltre, con zero aspettative per un cambiamento del tasso di riferimento, ci si sarebbe potuti aspettare una riunione del tutto soporifera. Ma questa riunione del Fomc ha il potenziale per suscitare più interesse rispetto alla maggior parte delle altre. Anche se la dichiarazione della Fed probabilmente non rivelerà nulla di nuovo, la conferenza stampa potrebbe essere un evento televisivo da non perdere", sottolinea Erik Weisman, Chief Economist, Portfolio Manager di Mfs Investment Management.
L'esperto puntualizza che "il presidente Jerome Powell sarà senza dubbio sottoposto a numerose domande sul suo mandato e sulle pressioni e critiche che sta ricevendo dalla Casa Bianca. Probabilmente gli verrà chiesto quale sia il significato dell'indipendenza della Fed e quale sia il suo contributo nel cercare di preservarla. Rimarrà fermo nella sua decisione di portare a termine il suo mandato come presidente? Potrebbe prendere in considerazione l'idea di rimanere nel Consiglio fino al 2028, anche dopo la fine del suo mandato di presidente? Prenderebbe in considerazione l'idea di dimettersi per alleggerire la pressione sulla Fed? Probabilmente gli verranno anche poste domande sulla ristrutturazione degli edifici della Federal Reserve e sul suo ruolo nella supervisione dei costi aggiuntivi. Powell cercherà probabilmente di chiudere il prima possibile questo interrogatorio, ma la stampa potrebbe avere altri piani e insistere su questi temi".
"Sebbene non ci aspettiamo cambiamenti nei tassi, potremmo assistere a un paio di rari voti dissenzienti a favore di un taglio immediato", aggiunge Enrique Diaz-Alvarez, chief economist di Ebury. Tuttavia, secondo l'esperto, "è probabile che il presidente Jerome Powell rinvii la questione, sottolineando ancora una volta che saranno necessari ulteriori dati sugli effetti economici dei dazi, e che la Fed avrà maggiore chiarezza dopo l'estate".
"Il consensus di mercato è orientato verso un primo taglio dei tassi" di interesse da parte della Fed "a settembre, con una probabilità che oscilla tra il 60% e il 65% secondo i principali modelli di probabilità derivati dai Fed Funds futures (come ad esempio il Cme FedWatch). Il rallentamento nei dati sull'occupazione, la bassa inflazione core Pce su base mensile e la stabilizzazione delle aspettative inflazionistiche hanno rafforzato questa visione. Tuttavia, riteniamo più probabile che la Fed possa aspettare fino al meeting di dicembre per iniziare nuovamente un ciclo di allentamento", afferma infine Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia. "L'incertezza degli economisti legata all'impatto dei nuovi dazi statunitensi sui prezzi al consumo, introdotti in risposta a squilibri commerciali con la Cina e altri Paesi, rende particolarmente difficile per la banca centrale valutare con precisione il sentiero dell'inflazione nei prossimi mesi. Inoltre, il potenziale impatto sui consumi e sulla fiducia delle imprese potrebbe richiedere più tempo per manifestarsi nei dati macroeconomici. In questo contesto, la Fed potrebbe preferire un approccio wait-and-see fino a fine anno, raccogliendo maggiori evidenze prima di muoversi", conclude l'esperto.
Sul fronte societario:
- le azioni di Opendoor trattano in calo dell'1,38% dopo che la startup immobiliare ha annunciato che rinvierà l'assemblea straordinaria degli azionisti prevista per lunedì a fine agosto, a causa della più recente ondata di trading speculativo alimentata dagli investitori retail.
- i titoli della difesa trattano in rialzo, dopo l'accordo commerciale siglato tra gli Stati Uniti e l'Unione Europea, in base al quale, secondo quanto riferito da Trump, l'Ue "acquisterà equipaggiamento militare per centinaia di miliardi di dollari". Lockheed Martin avanza dello 0,71%.
- Nike sale del 3,84% a Wall Street, dopo un upgrade da parte di Jp Morgan Chase. La casa d'affari ha alzato il rating da neutral a overweight e ha rivisto al rialzo il target price da 64 a 93 dollari per azione.
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