TOP NEWS ITALIA: Giorgetti, il risparmio privato deve sostenere il Paese perché risorse pubbliche non bastano
02/07/2025 15:01
TOP NEWS ITALIA: Giorgetti, il risparmio privato deve sostenere il Paese perché risorse pubbliche non bastano
ROMA (MF-NW)--Le risorse pubbliche non bastano per affrontare le sfide che il Paese ha davanti - trasformazione digitale, calo demografico, difesa comune e nuove infrastrutture - quindi bisogna mobilitare il risparmio privato per sostenere la crescita del Paese. Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso del suo intervento all'assemblea dell'Ania, richiamando il ruolo cruciale che possono svolgere le assicurazioni. Il governo è impegnato ad assicurare le condizioni affinché il risparmio diventi motore di sviluppo. Molte aspettative sono concentrate sul fondo di fondi che deve mobilitare risorse per la crescita delle pmi, struttura portante del sistema imprenditoriale italiano.
RISPARMIO PRIVATO STRATEGICO PER IL PAESE
"Dati i vincoli di bilancio attuali, le sole risorse pubbliche non sono sufficienti a coprire il fabbisogno, in Italia come in Europa. È pertanto il risparmio privato che deve confermare anche in questa occasione il suo ruolo di bene strategico fondamentale, che deve essere tutelato e promosso, come già la nostra Costituzione richiede, nell'interesse tanto dei singoli risparmiatori quanto del sistema nel suo complesso", ha spiegato Giorgetti aggiungendo che "è nostro compito pertanto assicurare le precondizioni che permettano l'efficiente ed efficace funzionamento dell'ecosistema finanziario, nelle sue vari componenti: il settore bancario e assicurativo, la finanza di mercato, il settore previdenziale". Il ministro ha sottolineato come "è attraverso queste componenti che il risparmio privato può effettivamente mettersi al servizio e a supporto della crescita economica, operando come un potente fattore di crescita sostenibile e inclusiva per la nostra economia e la nostra società". Giorgetti è convinto che "solo attraverso il fluido e corretto funzionamento di questi mercati il risparmio può, da un lato, agire come propulsore per la crescita economica, lo sviluppo e l'inclusione sociale, e dall'altro consentire contestualmente l'accesso dei risparmiatori a rendimenti diversificati per rischio e orizzonte temporale".
LE ATTESE SUL FONDO DI FONDI
"Dal lato del sostegno alla crescita economica, nel settore delle piccole e medie imprese, soprattutto quelle innovative, l'apporto di capitale di rischio viene coperto con fatica dal settore finanziario tradizionale. Il Mef è pienamente consapevole di ciò ed è per questo che sostiene ad esempio lo sviluppo del Fondo nazionale strategico indiretto (Fnsi) di Cdp Equity. Uno strumento efficace, a servizio dell'economia reale. Il governo conta su una partecipazione di sistema nei confronti dello stesso", ha sottolineato il ministro spiegando che "la sua struttura di fondo di fondi è infatti particolarmente adatta all'economia italiana fatta di pmi che difficilmente potrebbero essere servite dai grandi fondi internazionali, strutturalmente orientati a investimenti di grande dimensione".
LE SFIDE SONO SIGNIFICATIVE MA ALLA PORTATA
Transizione digitale, consolidamento della difesa comune, nuove infrastrutture e calo demografico: sono "sfide ampie e significative ma alla portata del nostro Paese".
GOVERNO CONFERMA SERIA GESTIONE CONTI PUBBLICI
In un contesto di accresciuta incertezza, l'Italia è avviata su un "percorso di crescita solido, l'occupazione continua a rafforzarsi, l'inflazione si mantiene stabilmente sotto controllo, mentre il deficit pubblico è in progressiva riduzione", ha proseguito Giorgetti confermando "un'impostazione di serietà e responsabilità e al contempo sostegno agli investimenti, competitività ed export a beneficio della crescita strutturale delle nostre imprese e dell'economia".
RINGRAZIAMENTO A COMPAGNIE PER FIDUCIA IN BTP
Degli oltre 1.000 miliardi di investimenti delle assicurazioni, il 21,2% è rappresentato da titoli di Stato italiani in calo (dell'1,1%) rispetto all'anno precedente: "Vi ringrazio per la fiducia", ha spiegato Giorgetti. Il settore assicurativo è pronto ad aumentare i propri investimenti in titoli del debito pubblico, ha detto il presidente dell'Ania, Giovanni Liverani. "Se, come sta succedendo, l'Italia raggiunge un livello di stabilità che prima, nei tempi passati, aveva meno, noi siamo soltanto contenti di questo e investiremo sempre di più anche nell'economia italiana e ovviamente nel debito pubblico", ha spiegato Liverani. A proposito delle dichiarazioni di Giorgetti, il presidente dell'Ania ha ricordato come il settore sia "un grande investitore istituzionale: 1.000 miliardi di euro sono quasi la metà del Pil, da investire nell'economia reale, nel debito pubblico, nella crescita della produttività e nell'innovazione in Italia e anche nella transizione energetica". E i 245 miliardi già investiti in Btp rappresentano "il 10% dei titoli di Stato in circolazione: un pilastro abbastanza robusto per la nostra finanza pubblica. Vista la situazione di progressivo miglioramento della nostra credibilità economica sui mercati internazionali, della nostra solidità dal punto di vista del rispetto delle regole di bilancio e della spesa pubblica, questa attrattività per i Btp, che in passato è stata forse messa in discussione, aumenterà e quindi aumenterà anche il contributo del settore assicurativo", ha continuato. Come settore assicurativo "noi siamo ovviamente interessati a qualsiasi operazione che consenta di investire le risorse dei nostri assicurati, coerentemente con gli impegni che noi abbiamo preso con loro, quindi rischio, durata e rendimento devono coincidere con le garanzie e le promesse che abbiamo fatto ai nostri clienti", ha continuato Liverani.
PREVIDENZA COMPLEMENTARE POCO DIFFUSA, SERVE RIFORMA
"L'adesione alle forme previdenziali integrative è cresciuta costantemente, ma è lontana dai livelli riscontrabili in altri Paesi e, soprattutto, dai livelli necessari per garantire efficacemente i lavoratori. Affinché il sistema possa svolgere appieno la propria funzione sociale e contribuire allo sviluppo sostenibile del Paese, occorre un insieme organico di misure che ne rafforzi la diffusione, l'equità e l'efficacia", ha detto Giorgetti ricordando che la previdenza complementare in Italia è ancora basata sul quadro normativo definito nel 2005, "in un contesto sociale e demografico ben diverso da quello attuale". Secondo il ministro, "risponderebbe all'interesse dei singoli e a quello generale un sistema di previdenza complementare maggiormente sviluppato che, da un lato riduca il pension gap, garantendo prestazioni più generose, e dall'altro concorra al finanziamento ed allo sviluppo del sistema Paese. Misure idonee a modernizzare e rendere più competitivo il sistema potrebbero essere effettuate lungo tre direttrici, anche traendo ispirazione dalle migliori prassi ed esperienze internazionali: miglioramento dei meccanismi di adesione; incentivi all'incremento della contribuzione, che non necessariamente comportino maggiori oneri a carico dello Stato; stimoli alla competizione e a soluzioni di investimento più efficienti".
NON LASCIARE FAMIGLIE SOLE SU SANITÀ, MUTUALIZZARE COSTI
La spesa sanitaria italiana nel 2023 "è stata di circa 176 miliardi di euro, con una componente pubblica di 130,3 miliardi e una privata di oltre 40 miliardi. Gran parte di quest'ultima è "out of pocket", ovvero a carico completo dei cittadini e non mediata da fondi sanitari o polizze assicurative", ha dichiarato il numero uno di Via XX Settembre precisando che le forme di sanità integrative sono ancora poco diffuse e la disciplina va riordinata. "Le forme sanitarie integrative (fondi e casse sanitarie, società di mutuo soccorso, polizze assicurative) sono relativamente poco sviluppate soprattutto se i circa 5 miliardi di premi e contributi si confrontano con gli oltre 40 miliardi direttamente spesi dai cittadini per farmaci e prestazioni sanitarie non offerte, o offerte con molto ritardo, dal sistema pubblico".
valeria.santoro@mfnewswires.it
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WALL STREET: commento di preapertura
02/07/2025 14:59
WALL STREET: commento di preapertura
MILANO (MF-NW)--I future sui listini azionari statunitensi trattano in calo, dopo un deludente rapporto sul mercato del lavoro. I future sul sull'S&P 500 perdono lo 0,16%, mentre quelli sul Nasdaq arretrano dello 0,39%. Il mini Dow Jones tratta sulla soglia della parità.
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato di non stare considerando rinvii oltre la scadenza del 9 luglio per i negoziati, minacciando dazi più elevati in caso di mancati accordi. In particolare, il Giappone è stato criticato esplicitamente per non avere accettato le esportazioni di riso statunitense, puntando anche alla presenza di squilibri sul commercio auto dei due Paesi (proposti dazi del 30-35% sui beni giapponesi).
Sul fronte politico, ieri il Senato ha approvato gli emendamenti sulla cosiddetta Big Beautiful Bill che oggi tornerà alla Camera per il voto, ma affronterà la resistenza da parte di alcuni repubblicani (già a maggio la versione originaria era passata per un solo voto di scarto). Per gli strategist di Mps, è a rischio l'obiettivo di approvazione entro il 4 luglio. Lato macro, La stima Adp sull'occupazione nel settore privato ha mostrato una diminuzione di 33.000 posti di lavoro a giugno, a fronte di aspettative degli economisti per un aumento di 98.000 unità. Il calo di giugno segue l'incremento rivisto al ribasso di 29.000 posti a maggio, rispetto al precedente dato pari a +37.000.
"Sebbene i licenziamenti continuino a essere rari, l'esitazione nell'assumere e la riluttanza a sostituire i dipendenti che lasciano il posto hanno portato a una perdita di posti di lavoro il mese scorso", ha dichiarato Nela Richardson, capo economista di Adp. "Tuttavia, il rallentamento delle assunzioni non ha ancora avuto un impatto sulla crescita dei salari".
Tra le notizie societarie:
- Jp Morgan Chase sale dello 0,3% dopo che la banca ha previsto un incremento dei dividendi e il suo consiglio di amministrazione ha autorizzato un maxi programma di buyback da 50 miliardi di dollari.
- Verint Systems balza del 10% in seguito alla notizia diffusa da Bloomberg secondo cui il fornitore di software starebbe trattando una possibile acquisizione da parte della società di buyout Thoma Bravo.
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lorenzo.viale@mfnewswires.it
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