-
WALL STREET: commento di chiusura
23/07/2025 07:41
WALL STREET: commento di chiusura
MILANO (MF-NW)--L'S&P 500 ha chiuso in rialzo, raggiungendo un nuovo massimo storico, mentre il Nasdaq Composite ha registrato il suo primo calo in sette giorni. Nel dettaglio l'S&P 500 è salito dello 0,06% a 6.309,62 punti, aggiornando il record, mentre il Nasdaq è sceso dello 0,39% a 20.892,69 punti. Bene poi il Dow Jones che è salito dello 0,4% a 44.502,44 punti. A eccezione dei settori tecnologico e dei servizi di comunicazione, tutti gli altri comparti hanno chiuso in positivo, guidati da quello sanitario.
Sul fronte societario:
- i risultati del terzo trimestre fiscale di D.R. Horton hanno superato le stime degli analisti nonostante un rallentamento del mercato immobiliare. Le azioni della società edilizia sono salite del 17%, secondo maggior guadagno sull'S&P 500.
- le azioni di Kohl's hanno chiuso in rialzo di quasi il 38% in una giornata di negoziazioni volatile per il titolo. Non ci sono stati annunci aziendali né altre notizie rilevanti che possano aver giustificato il movimento. Le contrattazioni sul titolo sono state brevemente sospese in mattinata.
- le azioni statunitensi di AstraZeneca sono salite del 2,6%. L'azienda prevede di investire 50 miliardi di dollari negli Stati Uniti entro il 2030, inclusa la costruzione di un nuovo impianto per la produzione di principi attivi farmaceutici in Virginia.
- le azioni di Lockheed Martin sono scese di quasi l'11%, registrando il calo più marcato sull'S&P 500, dopo che il produttore della difesa ha abbassato le previsioni sugli utili per l'intero anno, a seguito di un forte calo degli utili nel secondo trimestre.
- General Motors è stata tra i peggiori titoli dell'S&P 500, con un calo dell'8,1%. La casa automobilistica ha dichiarato di aver subito un impatto di circa 1,1 miliardi di dollari a causa dei dazi imposti dal presidente Donald Trump nel secondo trimestre, con risultati in calo rispetto all'anno precedente.
In post separati sui social media, Trump ha annunciato accordi commerciali con Indonesia e Filippine, affermando che i due Paesi pagheranno dazi del 19% mentre Washington non pagherà nulla.
Secondo Trump, l'Indonesia fornirà agli Stati Uniti minerali critici e firmerà accordi per acquistare aerei Boeing, prodotti agricoli americani ed energia.
Il Segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Scott Bessent, ha dichiarato che è in programma un incontro con funzionari cinesi a Stoccolma lunedì e martedì prossimi, secondo quanto riportato dalla Cnbc che cita un'intervista di Bessent a Fox Business. Stati Uniti e Cina avevano concordato una sospensione di 90 giorni della maggior parte dei dazi reciproci a maggio. Tale sospensione dovrebbe scadere il 12 agosto.
"Staremo lavorando per ottenere quella che con ogni probabilità sarà un'estensione", avrebbe dichiarato Bessent.
alb
alberto.chimenti@mfnewswires.it
(fine)
MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
-
MF CONTRARIAN: le mani di Trump sulla Fed? I mercati non gradirebbero
23/07/2025 07:38
MF CONTRARIAN: le mani di Trump sulla Fed? I mercati non gradirebbero
di Angelo De Mattia
ROMA (MF-NW)--Nihil sub sole novi quanto a tecniche parlamentari contra personam: è il caso della parlamentare repubblicana Anna Paulina Luna della Florida che ha chiesto un'indagine del Dipartimento della Giustizia sul presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, il quale, secondo l'esponente, potrebbe aver fuorviato il Congresso o mentito sulla ristrutturazione dell'immobile dove ha sede la Fed. Al di là di questa specifica vicenda, è accaduto pure in Europa per casi personali qualcosa di simile allorché si è voluto colpire, ma nascondere la mano preferendo l'intervento della mano altrui. È nota la pressione, condita da insulti e improperi, che Trump sta esercitando perché Powell, reo di non volere ridurre i tassi di riferimento che secondo il tycoon dovrebbero essere tagliati di tre punti percentuali, lasci anticipatamente la carica che scade nel maggio del prossimo anno. Le si sta provando tutte per ottenere questo risultato, mentre finora Powell ha dimostrato capacità di resistenza e imperturbabilità nell'esercizio della funzione con la legge a suo favore.
Vedremo se e quali decisioni la Fed assumerà il 29 e 30 prossimi quando si riunirà il Comitato monetario, ma finora il contesto di incertezza e la prevedibile spinta dell'inflazione da parte dei dazi hanno costituito la principale ragione perché la Banca centrale non operasse i tagli. La difesa fin qui dell'indipendenza della Fed da parte di Powell non è stata facile per il significato che ha avuto mentre si diffondeva una propaganda contraria soprattutto a opera di componenti repubblicane. Ma è stata fondamentale per tutelare quell'assetto, almeno in alcuni campi, dei "pesi e contrappesi" che è alla base della democrazia americana, ma che ogni giorno che passa appare in pericolo. Il fatto è che alla richiesta di indagini sulla ristrutturazione della sede della Fed si è aggiunto il proposito del Segretario al Tesoro Scott Bessent di riesaminare l'assetto della Fed, sotto il profilo istituzionale e dell'operatività, per valutare cosa non funzioni e adottare le necessarie modifiche. Trattandosi di Bessent, che proviene dal mondo della finanza e non è uno sprovveduto che parli a vanvera, ciò vuol dire che non sarebbe più impensabile una riforma dell'ordinamento della Fed: dalla contestata ristrutturazione edilizia si passerebbe, dunque, a una possibile riforma dell'ordinamento, magari vista con l'occhio della finanza che non è imparziale. Ma in quale direzione?
È immaginabile che, rebus sic stantibus, un progetto di riforma, promosso dall'amministrazione Trump, possa mai mirare a rafforzare l'indipendenza della Banca centrale? Tuttavia bisogna stare bene attenti per le risposte che, a una ristrutturazione regressiva, potrebbe dare il mercato, unendosi agli impatti sui dazi, e per gli effetti che si determinerebbero a livello internazionale, trattandosi della prima Banca centrale del mondo. Un legame anche soft che venisse introdotto con il governo o limitazioni che fossero previste in materia di tassi di riferimento sancirebbero una forte lesione dell'autonomia che costituisce la ragion d'essere delle banche centrali. Del pari, si registrerebbero contro effetti se fosse introdotto un capillare controllo parlamentare che si tradurrebbe in una sorta di supergestione.
Domani si riunisce il Consiglio direttivo della Bce. È auspicabile che, dopo la decisione da prendere a proposito del tagliare ancora o no i tassi di riferimento sia pure di un'entità minimale, si valuti anche ciò che sta accadendo al di là dell'Oceano e non certamente secondo una logica corporativa delle Banche centrali, ma per gli oggettivi impatti transnazionali che la vicenda della Fed può avere. Prima della costituzione di quest'ultima, agli inizi del 900, si svolse nel Congresso Usa una serie di hearing dei maggiori esperti anche non americani. Fra questi, fu audito l'allora vicedirettore generale della Banca d'Italia, Tito Canovai, personaggio di alto livello culturale. L'ordinamento Fed mutua molto, per la sua essenza, da quello della nostra Banca centrale. Sarebbe singolare, a questo punto, se in Europa si dovesse correre il rischio di una trasposizione o imitazione opposte. (milanofinanza.it)
red/pev
(fine)
MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
-
Borse Usa: chiusure di ieri di Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq
23/07/2025 07:36
Borse Usa: chiusure di ieri di Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq
MILANO (MF-NW)--Questi i valori delle chiusure di ieri degli indici Dow Jones, Nasdaq Composite e S&P 500:
- Dow Jones 44.502,44 (+0,40%)
- Nasdaq Composite 20.892,69 (-0,39%)
- S&P 500 6.309,62 (+0,06%)
alb
alberto.chimenti@mfnewswires.it
(fine)
MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
-
Usa: Trump annuncia accordo con Giappone, dazio del 15% su importazioni nipponiche
23/07/2025 07:35
Usa: Trump annuncia accordo con Giappone, dazio del 15% su importazioni nipponiche
MILANO (MF-NW)--Il presidente Donald Trump ha rivelato sulla sua piattaforma Truth Social che gli Stati Uniti hanno finalizzato un importante accordo commerciale con il Giappone, imponendo una tariffa del 15% sulle merci nipponiche.
"Abbiamo appena concluso un accordo enorme con il Giappone, forse il più grande accordo mai fatto", ha affermato Trump in un post su Truth Social.
Secondo Trump, il Giappone investirà 550 miliardi di dollari negli Stati Uniti, che otterranno il 90% dei profitti.
alb
(fine)
MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
-
PUNTO DEL MATTINO EUROPEO: 23 LUGLIO 2025
23/07/2025 07:33
PUNTO DEL MATTINO EUROPEO: 23 LUGLIO 2025
MILANO (MF-NW)--L'attenzione degli investitori rimane focalizzata sulle dinamiche dell'inflazione, su quelle dei tassi di interesse, sui dazi e sui conflitti in Ucraina e Medio Oriente. Sul fronte macroeconomico, faro sull'indice di fiducia dei consumatori dell'Eurozona. Sul fronte societario, focus su Unicredit, Alstom, Naturgy Energy, Equinor, Vodacom, Ssab, Fresnillo, Lonza Group, Royal Kpn, Iberdrola e Thales.
AZIONI
E' previsto un avvio in rialzo sui listini azionari europei in scia al alcune notizie positive sul fronte commerciale. Gli Stati Uniti imporranno un dazio del 15% su tutte le merci dirette negli Usa provenienti dal Giappone. Includendo il dazio originario del 2,5%, le tariffe statunitensi sulle auto nipponiche e sui loro componenti saranno ridotti al 15% rispetto al 25% annunciato all'inizio dell'anno. Inoltre, il Segretario al Tesoro, Scott Bessent, ha dichiarato che le trattative con la Cina si trovano in una "posizione molto buona" e che l'attuale tregua commerciale tra Stati Uniti e Cina sarà probabilmente estesa oltre il 12 agosto. Bessent ha anche affermato che il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, dovrebbe completare il suo mandato, se lo desidera.
CAMBI
L'euro/usd tratta poco sopra quota 1,17 a 1,1736. Il dollaro si è rafforzato dopo che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato un accordo commerciale con il Giappone. Tuttavia, George Saravelos di Deutsche Bank ritiene che il biglietto verde sia soggetto a pressioni al ribasso, poiché sono gli americani a sopportare il peso maggiore dei costi dei dazi. Se fossero gli stranieri ad assorbire il costo dei dazi, i loro prezzi di vendita starebbero diminuendo, cosa che non sta accadendo se non in pochissimi casi, spiega l'esperto, citando il caso della Cina, dove a dazi del 30% corrisponde una piccola riduzione dei prezzi dell'1%. Poiché l'inflazione negli Stati Uniti rimane contenuta, sono principalmente gli importatori, e non i consumatori, a pagare il prezzo. Con il costo dei dazi apparentemente sostenuto in gran parte dagli Stati Uniti, "questo agisce come un ulteriore fattore negativo per il dollaro", conclude Saravelos.
OBBLIGAZIONI
Nell'Eurozona, il rendimento del Bund decennale ha archiviato la seduta di ieri in calo di 2 punti base al 2,59%, mentre quello dell'Oat francese è sceso di 3 pb al 3,26%, con lo spread Oat/Bund in lieve contrazione a 67 pb. Lo spread Btp/Bund è rimasto sotto quota 90 punti base a 87,016 pb. Anche i rendimenti dei Treasury sono scesi ieri, con gli investitori che iniziano a ragionare sulla riunione della prossima settimana della Federal Reserve. Il rendimento del Treasury biennale è ora al 3,855%, quello del decennale al 4,369% e quello del trentennale al 4,939%.
ENERGY
I prezzi del petrolio trattano in lieve rialzo, con il Brent che avanza dello 0,41% e il Wti dello 0,38%. Le speranze di accordi commerciali tra l'amministrazione Trump e i principali partner degli Stati Uniti, insieme a una forte domanda stagionale, stanno sostenendo i prezzi globali del petrolio, afferma Bart Melek, responsabile della Strategia sulle Materie Prime di Td Securities. Tuttavia, "la scadenza del 1º agosto per i dazi incombe all'orizzonte come un possibile evento di distruzione della domanda", avverte Robert Yawger di Mizuho. Nel frattempo, l'OPEC+ deve aggiungere 281.000 barili al giorno a settembre per completare l'allentamento di 2,2 milioni di barili al giorno, ma "ci sono speculazioni secondo cui gli 8 membri dell'Opec aggiungeranno ancora più barili. Non ci sono affatto speculazioni che ne aggiungeranno di meno".
ORO
Il prezzo spot tratta a 3.434,75 dollari l'oncia.
alb
alberto.chimenti@mfnewswires.it
(fine)
MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)