COMMENTO ENERGY: petrolio sale nonostante dazi
07/08/2025 11:50
COMMENTO ENERGY: petrolio sale nonostante dazi
MILANO (MF-NW)--I prezzi del petrolio trattano in leggero rialzo, nonostante le persistenti preoccupazioni per l'impatto dei dazi statunitensi sulla crescita economica globale e sulla domanda di oro nero. Il Brent avanza dello 0,46% e il Wti dello 0,51%.
I dazi reciproci imposti dal presidente Usa, Donald Trump, sono entrati in vigore e l'inquilino della Casa Bianca ha promesso una tassa del 50% sull'India, prevista per la fine del mese, a meno che il Paese non interrompa gli acquisti di petrolio russo.
Un funzionario della Casa Bianca ha dichiarato che Trump potrebbe incontrare il presidente russo Vladimir Putin già la prossima settimana, ma l'amministrazione prevede comunque di imporre sanzioni secondarie, potenzialmente anche contro la Cina, mentre gli Stati Uniti aumentano la pressione sulla Russia per ottenere un cessate il fuoco con l'Ucraina.
Tuttavia, il sostegno ai prezzi del petrolio è arrivato da un calo delle scorte di greggio statunitensi superiore alle attese, pari a 3 milioni di barili, segnale di una domanda più elevata, secondo la U.S. Energy Information Administration (Eia).
Il calo delle scorte si è verificato in un contesto di aumento delle esportazioni di greggio Usa e dell'attività delle raffinerie, con il tasso di utilizzo sulla costa del Golfo e sulla costa occidentale al livello più alto dal 2023.
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COMMENTO BOND: Pictet AM resta neutrale su debito sovrano
07/08/2025 11:35
COMMENTO BOND: Pictet AM resta neutrale su debito sovrano
MILANO (MF-NW)--La Strategy Unit di Pictet Asset Management mantiene un posizionamento neutrale sul debito sovrano.
"Nonostante la maggior parte delle Banche centrali si trovi in un ciclo di allentamento della politica monetaria, i rischi inflazionistici persistono. Ad esempio, i dazi imposti dal presidente americano, Donald Trump, spingeranno l'inflazione Usa al rialzo nel breve termine: prevediamo che l'impatto netto sarà pari a 2 punti percentuali, anche se una tantum. La Fed dovrà ponderare questo aspetto rispetto all'impatto sull'economia statunitense", puntualizzano gli esperti.
Le obbligazioni globali hanno chiuso il mese di luglio in calo dello 0,4% in valuta locale. I Treasury Usa hanno perso lo 0,7% in quanto la Fed ha lasciato invariati i costi di finanziamento a luglio, segnalando che potrebbe mantenerli fermi almeno fino a settembre.
"Manteniamo il nostro sovrappeso sulle obbligazioni in valuta locale dei mercati emergenti, esclusa la Cina. I tassi di riferimento elevati rispetto all'inflazione interna continuano a sostenere quest'asset class. Siamo sovrappesati anche nel debito societario dei mercati emergenti, che ha già beneficiato di una solida forza economica che prevediamo persisterà nel medio termine", puntualizza la Strategy Unit di Pictet Asset Management.
Infine, concludono gli esperti, "sovraponderiamo il credito high yield europeo che probabilmente sarà sostenuto dai piani di spesa della Germania per le infrastrutture e la difesa".
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